New Balance torna con la quarta versione di un modello che era piaciuto a molti.
Con le FuelCell Propel v4 il brand ha pensato ad un restyling importante, sia in termini di aspetto che di sostanza. E per fortuna, direi, perché le nuove Propel sono sicuramente migliori delle precedenti.
New Balance le ha ora dotate di piastra in TPU nell’intersuola, il che le porta ad un livello superiore, mentre la schiuma rimane la stessa, la FuelCell, che si è rivelata essere una delle più buone.

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Test delle New Balance FuelCell Propel v4
Cosa mi ha colpito delle New Balance FuelCell Propel v4? Non c’è alcun dubbio che la prima cosa che ho notato è stato il prezzo.
Mi ero anche un po’ insospettito quando l’ho visto per la prima volta… ho pensato: “è forse una scarpa economica per principianti?”.
Mi sembrava strano che una scarpa di fascia medio-bassa potesse avere una piastra nell’ìntersuola, solitamente riservata a modelli di fascia superiore.
Invece è proprio come si diceva: è un modello con caratteristiche notevoli, ma fatto per tutti, anche per chi non può o non vuole spendere troppo.
Una volta capito questo, non vedevo l’ora di provarle.
Saranno simili alle Saucony Endorphin Speed 3 come qualcuno dice? Saranno reattive abbastanza per farci allenamenti veloci e magari anche qualche gara?
Le ho provato in 4 uscite diverse: due sui 4-5km, una sui 12km e un’altra in un allenamento di velocità, per farci delle ripetute. Saranno necessari altri test, perché a mio avviso non si può dire di conoscere davvero una scarpa se non la si è usata per almeno 50-100 km.
Ma di sicuro c’è molto di cui si può già parlare. Ecco allora tutte le mie impressioni.
Caratteristiche tecniche
- Marchio: New Balance
- Modello: FuelCell Propel v4
- Tipologia: Ammortizzata, con piastra
- Peso: 303 gr
- Drop: 6 mm
- Famiglia: Propel
Caratteristiche generali
Come dicevo sopra, la versione numero 4 delle Propel aggiunge la piastra in TPU all’intersuola. Avere scarpe con questa tecnologia significa, nella maggior parte dei casi, avere una propulsione migliore, e sentire la scarpa più reattiva. É una caratteristica che si vede sempre di più nelle scarpe dedicate alla velocità e alle gare.
Ma la Propel v4 aggiunge anche altre importanti modifiche, che la rendono una scarpa davvero diversa dalla precedente versione. Sicuramente ora offre più spazio in punta, che non fa affatto male per chi ha piedi più larghi o semplicemente vuole un comfort migliore.
Ma è anche più ammortizzata e leggermente più morbida.
Il prezzo rimane sempre estremamente competitivo, ed è sorprendente che non sia cambiato molto.
Di contro, le nuove Propel pesano decisamente di più delle precedenti: siamo sui 300 grammi circa. Davvero troppo per una scarpa da strada.
É però importante notare che questo modello dispone di piastra, e in questa categoria ci sono diversi modelli che sono pesanti sulla bilancia, ma una volta messi ai piedi di solito non fanno sentire la loro mole. Anzi, sono veloci e reattivi.
Vediamo allora tutte le parti di questa nuova New Balance e cerchiamo di capire se può essere un valido acquisto o no.

Suola
Ultimamente si vedono molte scarpe che per ridurre il peso usano suole ridotte ai minimi termini.
Nel caso della Propel abbiamo una via di mezzo. La suola offre una copertura adeguata.
La gomma non ricopre tutta la superficie, ma lo fa dove serve, senza lasciare la schiuma dell’intersuola eccessivamente esposta (e quindi soggetta a deterioramento precoce).
New balance non fornisce informazioni sul tipo di gomma impiegata, ma sull’asfalto va bene, e anche su sterrati non sembra male.
Non ho ancora avuto modo di provarle sul bagnato, ma lo farò presto (la primavera porta piogge, di solito…).
Per quanto riguarda la durabilità è presto per dirlo, ma finora sembra buona. Nessun segno particolare, nonostante diversi chilometri anche su sterrato. Non è particolarmente spessa, ma sembra adeguata per il suo utilizzo.

Intersuola
Nessun bisogno di rodarla, la scarpa è pronta fin da subito. Si sente molto morbida quando si cammina, e diventa leggermente più dura quando si corre, arrivando ad un bilanciamento secondo me quasi perfetto tra comodità e reattività.
L’ho trovata adatta sia a ritmi lenti che ad allenamenti di velocità, dove però si sentono i suoi limiti, che hanno a che vedere soprattutto con la tomaia (che vedremo più sotto).
Lo stacco da terra è di 31mm al tallone, quindi si tratta a tutti gli effetti di una scarpa massimalista, alta, che offre tantissima protezione dal terreno. Per quelli che amano sentire il fondo mentre corrono, qui la sensibilità è quasi nulla.
Sulla punta abbiamo invece 25mm di altezza, il che ci porta a 6mm di drop. Questa è una misura che personalmente apprezzo. Una via di mezzo che andrà bene a moltissimi runner.
La silhouette dell’intersuola, cioè vista di lato, mostra un rocker accentuato (ovvero una forma che io spesso definisco “a gondola”) ma non esasperato come in altre scarpe con piastra. Aiuta di certo a rullare il piede in avanti.
Per quel che riguarda la flessibilità, sono scarpe abbastanza rigide, ma meno di altre super-scarpe (quelle con piastra, per intenderci). Non avrete la sensazione di avere un pezzo di legno ai piedi, come può succedere con alcuni modelli quando si corre lentamente.

Tomaia
La tomaia è fatta con un classico mesh, leggero e molto flessibile. L’ho trovato molto confortevole.
Il mio piede destro, che ha un paio di calli dovuti alle ultramaratone, non ha sofferto neanche un momento durante i miei test. Lo spazio in punta è generoso e la calzata è morbida, molto comoda.
Ad aumentare il comfort è sicuramente l’imbottitura interna, sia sulla linguetta che attorno alla caviglia, abbondante ma senza esagerare.
La conchiglia sul tallone è leggermente rigida per supportare il piede. Personalmente preferisco quando sono così.
Non ho avuto problemi con la traspirabilità, ma visto il periodo non le ho provate con temperature elevate.
I lacci fanno il loro dovere. Non ci sono osservazioni da fare su questo, il che di solito significa che funzionano.
Unico neo della tomaia: l’avrei fatta con un po’ più di struttura e più aderente al piede. Durante le ripetute non sentivo il piede molto sicuro, soprattutto nelle curve. Questo può dipendere dalla tomaia, ma anche dallo stacco della scarpa, che in questo caso è alto e quindi può portare a maggiore instabilità.
Anche il tallone non è ben avvolto e può capitare che si alzi un po’ troppo.
Piccola nota sul design: mi sono arrivate di colore grigio. Non risaltano, non sono appariscenti, ma hanno un look sobrio e quasi elegante che non mi dispiace affatto. Credo che la versione in nero, con l’intersuola in rosso, sia quella più accattivante e visivamente più aggressiva.

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Pro e contro delle New Balance FuelCell Propel v4
Pro
- eccellente rapporto qualità-prezzo
- molto versatile
- morbida
- protettiva
- durevole
- spaziosa in punta
Contro
- non particolarmente stabile nelle curve
- pesante (ma non disturba)
- tomaia poco strutturata
- non adatta a ritmi troppo elevati
Domande frequenti
A chi sono rivolte le New Balance FuelCell Propel v4?
Nonostante la presenza della piastra, le Propel v4 sono scarpe rivolte sia a principianti che a runner evoluti. Se il vostro obiettivo è allenarvi a ritmi blandi, andranno benissimo. Se invece volete aumentare un po’ la velocità, andranno bene comunque, perché sono versatili, senza eccellere in un senso o nell’altro.
Sono morbide, ma al tempo stesso abbastanza reattive. Hanno un buon grip sull’asfalto e in generale offrono un comfort superiore. Per il prezzo a cui sono proposte, sono un ottimo acquisto.
Come calzano le New Balance FuelCell Propel v4?
Le Propel v4 hanno una calzata standard, ma offrono spazio in punta per lasciare che le dita si muovano liberamente. Il collo del piede è ben avvolto, e la tomaia è davvero confortevole. Se però cercate struttura e una calzata che supporti il piede, le Propel v4 non sono il massimo.
Quanto costano le New Balance FuelCell Propel v4?
Il prezzo ufficiale di queste calzature da running è di 130 euro.
Dove comprarle
Puoi acquistare le New Balance FuelCell propel 4 su Top4running cliccando qui per la versione uomo e cliccando qui per la versione donna.
UOMO
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Comparativa con scarpe da corsa simili
New Balance FuelCell Propel v4 VS Saucony Endorphin Speed 3
So che più di qualcuno ha parlato delle Propel v4 come di un modello simile alle Endorphin Speed 3, e in effetti concordo che ci sono delle caratteristiche in comune, motivo per cui facciamo un confronto qui.
Dico subito che secondo me le Speed 3 sono scarpe leggermente migliori. Saucony ha fatto un lavoro eccellente con quelle scarpe, e per quanto le Propel v4 siano buone, non arrivano all’altezza delle Speed 3. Ma c’è anche da dire che le Propel v4 costano molto meno!
Se volete un modello veramente adatto anche a ritmi lenti, prendete le New Balance. Le Saucony sono versatili, ma danno il meglio a velocità sostenute.
Saucony Endorphin Speed 3 – UOMO
Saucony Endorphin Speed 3 – DONNA
Conclusione
Torno ancora una volta sul prezzo per dire che è davvero interessante. Una scarpa con queste caratteristiche, di cui ricordiamo le principali, cioè una piastra in TPU e una schiuma di qualità, non è per niente facile da trovare ad una cifra del genere.
Certo, la tomaia potrebbe essere migliore e supportare maggiormente il piede, ma lo considero un piccolo difetto se guardiamo alla scarpa nel suo complesso.
La mia conclusione è che le FuelCell Propel V4 sono ottime scarpe e vale la pena prenderle in considerazione, non solo da chi ha necessità di risparmiare qualcosa, ma anche da runner con esperienza che vogliono un modello comodo, versatile e sufficientemente agile per allenarsi anche quando si vuole spingere, con moderazione, sull’acceleratore.
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Summary
Le FuelCell Propel V4 sono ottime scarpe e vale la pena prenderle in considerazione, non solo da chi ha necessità di risparmiare qualcosa, ma anche da runner con esperienza che vogliono un modello comodo, versatile e sufficientemente agile per allenarsi anche quando si vuole spingere, con moderazione, sull’acceleratore.