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Brooks Hyperion Max: Recensione, Caratteristiche, Prezzo, Opinioni

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Quando diversi anni fa hanno iniziato ad arrivare sul mercato scarpe con zeppa altissima, più di qualcuno non ha scommesso sul loro futuro.

Uno dei primi brand è stato Hoka, con le prime scarpe enormi. Davvero strane e per certi versi ridicole.

Lì per lì si è pensato ad un esperimento mal riuscito. Chi mai avrebbe voluto correre con delle scarpe del genere? Ma non c’è voluto molto prima che ci accorgessimo di quanto fossero innovative. 

A distanza di alcuni anni, le “maggiorate” sono ovunque. Praticamente ogni brand ha uno o più modelli con lo stacco elevato. Ce ne sono di estremamente morbide, ma anche di dure e incredibilmente rigide, come quelle con la piastra in carbonio. 

Protezione e comfort, questi sono alcuni dei motivi per cui le case produttrici di scarpe da corsa creano questi modelli maggiorati. Ma è davvero questo il motivo?

É innegabile che la sensazione che si sente sotto il piede è spesso davvero piacevole, almeno per la maggior parte dei runner. Ma fa bene avere tutta questa altezza e morbidezza nella corsa?

Alcuni studi dicono che tutta questa protezione non serve, e che anzi, paradossalmente può aumentare il carico di lavoro che le articolazioni devono fare. Ma il mercato va in questa direzione nonostante tutto. 

In questo senso, le Brooks Hyperion Max, sono delle vie di mezzo che ci hanno sorpreso. Nonostante il nome, non sono poi così “max” come si potrebbe pensare. Non hanno uno stacco troppo elevato. Non offrono quell’effetto “correre sulle nuvole” che altri modelli hanno. 

Ma sono ottime scarpe. E non siamo gli unici a pensarlo. 

Vediamo perché.

Caratteristiche tecniche

  • Marchio: Brooks
  • Modello: Hyperion Max
  • Tipologia: Ammortizzata
  • Peso:  213 gr
  • Drop: 8 mm
  • Famiglia: Hyperion

Caratteristiche generali

Quando parliamo di scarpe da running, potremmo discutere per ore di tutte le varie tecnologie e caratteristiche. Ma vediamo di capire quello che conta davvero, ovvero le sensazioni e i vantaggi che possono dare al runner amatore.

Suola

Partiamo da sotto e vediamo la suola.

Cosa che potrà sembrare scontata ma non lo è affatto: è davvero eccellente. Eppure è un punto su cui diverse scarpe non brillano. Perfino alcune scarpe con piastra in carbonio, che costano molto di più, a volte non hanno chissà quale aderenza. O hanno suole che durano poche centinaia di chilometri e poi ci lasciano a piedi…

Qui invece non c’è problema alcuno. La scarpa non scivola neanche sul bagnato. E l’altra sua caratteristica che spicca è quella di essere piuttosto durevole (come vedremo più sotto).

La gomma lascia alcune parti scoperte, dove vi è solo la schiuma dell’intersuola. Questo è un modo per diminuire il peso della scarpa, il che è positivo, ma spesso provoca un deterioramento precoce della suola i quei punti. Qui non abbiamo quel problema.

Il grip c’è tutto, e c’è praticamente in ogni situazione. Anche sul bagnato si sono dimostrate valide. Ed è importante, visto che si tratta di un modello per allenamenti veloci, dove è ancor più rilevante poter contare su una buona presa.

Intersuola

Questa Hyperion Max è una scarpa che non è molto morbida. Se da un lato questo può far pensare ad un prodotto scomodo, ci si ricrede una volta messe ai piedi. 

Certo, chi cerca il soffice strato che altre scarpe possono dare (ad esempio le Nike Invincible Flyknit, ma potremmo citarne molte altre) non lo troverà in queste Hyperion. É vero che la schiuma (la DNA Flash di Brooks) cede un po’ dopo averci corso per alcuni chilometri, ma rimane un’intersuola piuttosto secca.

Ma chi vuole una scarpa per alzare i battiti, si troverà a casa con questo modello.

Con un’intersuola che oltre ad essere dura è anche poco flessible, queste Brooks sono ideali per gli allenamenti di velocità, come può essere un’uscita ad un ritmo simile a quello che terrete in gara, oppure per ripetute. 

Non è quello per cui è stata creata, ma la scarpa riesce a digerire abbastanza bene anche le corse lente. Ma è un po’ come forzarla a fare qualcosa che non le aggrada. Si sente che per tirar fuori le sue potenzialità, bisogna farla andare veloce.

Da notare anche il fatto che la scarpa dona una buona spinta in avanti, merito anche della sua geometria smussata sul tacco e sulla punta. Questa particolare forma è oramai presente nella maggior parte delle scarpe da running, soprattutto in quelle votate alla velocità. 

Il drop (ovvero la differenza di altezza tra il tacco e la punta) è di 8 mm. Una misura classica, se pensiamo che proprio la maggior parte delle scarpe da corsa è tra gli 8 e i 10 mm. 

Tomaia

La tomaia è davvero confortevole. Il mesh è abbastanza elastico e accomodante, ma al tempo stesso offre una calzata aderente. Un mix praticamente perfetto che andrà bene a chi ha piedi di larghezza media, ma che potrà risultare leggermente troppo stretto per i runner con piedi più voluminosi.

D’altro canto è una scarpa per la velocità e quindi una calzata aderente è quasi scontata.

Nonostante a prima vista potrebbero sembrare scarpe troppo calde, anche sulla traspirabilità ci siamo. Il tessuto permette una buon passaggio di aria e quindi le rende buone anche per giornate afose.

La linguetta è di tipo classico, e ogni tanto può spostarsi leggermente sui lati.

Nota di merito sul design, che in passato Brooks non ha sempre curato. Le Hyperion sono delle gran belle scarpe e anche l’assortimento di colori è più che sufficiente ad accontentare ance i runner più esigenti.

Peso

Anche qui la scarpa ottiene un risultato eccellente. Nonostante la sua mole, pesa appena 221 grammi, il che è davvero un vantaggio quando si cerca il personal best.

Ma quello che forse interessa alla maggior parte dei comuni runner, è che una scarpa leggera aiuta anche nell’efficienza di corsa, e soprattutto, si “sente” meno ai piedi. Questo è uno di quegli aspetti che i runner con più esperienza spesso apprezzano.

Con una scarpa pesante si può correre tranquillamente, ma con una leggera è un’altra cosa.

Durabilità

Altra particolarità di questa scarpa: dura davvero a lungo. Questo perché Brooks ha deciso di impiegare una suola in gomma, che, come detto prima, nonostante non ricopra interamente tutta la supeficie della scarpa, riesce a dare sia trazione che resistenza all’abrasione.

Anche il resto della scarpa sembra ben fatto. La tomaia appare resistente, e la schiuma non sembra perdere le sue proprietà neanche dopo molti chilometri.

Pro e contro delle Brooks Hyperion Max

Pro

Leggere

Veloci

Durevoli

Ottima aderenza

Stabili

Contro

Costose

Per alcuni un po’ troppo dure 

Domande frequenti

A chi sono rivolte le Brooks Hyperion Max?

Queste Brooks sono ideali per chi cerca una scarpa sia per allenamenti che per le gare. Nonostante sia comunque agile per corse lente, si trova a suo agio soprattutto quando ci alleniamo a ritmi sostenuti o ritmi gara.

Ottima anche per tutti quegli allenamenti lunghi del fine settimana, grazie ad una abbondante ammortizzazione.

Come calzano le Brooks Hyperion Max?

Le Hyperion hanno una calzata normale. In punta l’’ampiezza è standard.

Il consiglio è di prenderle nella vostra solita taglia. Se avete piedi larghi, meglio puntare ad altri modelli, come le Saucony Endorphin Speed 3, ad esempio, che lasciano più spazio in punta.

Quanto costano leBrooks Hyperion Max?

Il prezzo ufficiale è di €170, ma le si possono trovare a meno. 

Non sono scarpe economiche, questo è certo. Ma c’è anche da dire che sono scarpe da competizione, che di solito hanno prezzi elevati.

Dove comprarle

Le Brooks Hyperion Max le trovate su Amazon, vedi il pulsante qui sotto:

Comparativa con scarpe da corsa simili

Brooks Hyperion Max vs Saucony Endorphin Speed 3

Le due scarpe condividono il medesimo drop di 8mm, e sono molto simili anche per quanto riguarda il peso. Entrambe ottime sia per le competizioni che per gli allenamenti.

La Speed 3 sicuramente è una scarpa da velocità, ma ha una più spiccata versatilità, tanto che molti runner la usano come unica scarpa per tutte le loro uscite. 

Rispetto alla Hyperion è sicuramente più morbida sotto al piede e anche più flessibile in generale.

La Speed 3 ha un po’ più di spazio in punta, quindi chi ha piedi leggermente più larghi farebbe meglio ad orientarsi su queste. Le Speed 3 sono molto più alte rispetto alle Hyperion, arrivano a 36 mm di stacco.

Hanno la piastra nell’intersuola (in nylon, non in carbonio), mentre le Hyperion si affidano solo all’intersuola e alla sua gemotria per dare propulsione.

A mio avviso, si tratta più di capire se si preferisce una sensazione di morbidezza e flessibilità (Endorphine Speed 3) o di rigidità e reattività (Hyperion Max). Scegliete in base a questo.

Conclusione

Le Brooks Hyperion Max non hanno la piastra nell’intersuola, non hanno un elevato stacco da terra, non hanno la morbidezza che si può trovare in altri modelli da running… Eppure sono delle scarpe eccellenti. 

Molti runner le vedono come delle scarpe che ormai non si fanno più, quasi troppo tradizionali. Ma qui non abbiamo una scarpa “vecchia”, anzi. Ha solo il “feeling” di una scarpa classica. E può essere un vantaggio per molti.

Consigliata.

  • Leggerezza
  • Stabilità
  • Reattività
  • Aderenza
  • Durabilità
4.3

Summary

Le Brooks Hyperion Max non hanno la piastra nell’intersuola, non hanno un elevato stacco da terra, non hanno la morbidezza che si può trovare in altri modelli da running… Eppure sono delle scarpe eccellenti. 

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Runner e Running Coach con la passione per le ultramaratone, la montagna, e tutto ciò che ci gira attorno. Mi trovi qui: https://www.instagram.com/gabrielezampieri/

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