Oggi vedremo ancora un’altra scarpa della Saucony, marchio americano, che si pronuncia “sòconi”, e che negli ultimi anni ha alzato la qualità dei suoi prodotti da running.
L’avevo già notato con le Ride, scarpa classica ma eccellente. E ovviamente con le Endorphin Speed 3, giustamente tanto osannate negli ultimi tempi.
La Triumph 21 che vedremo in questa recensione, è un modello molto ammortizzato, che per certi versi può essere considerato la sorella senza piastra della Endorphin Speed 3.
La versione che ho testato è la Vizipro. Si tratta di una versione particolare, che dona un aspetto completamente diverso alla scarpa. Ma soprattutto, aggiunge un componente importante per la sicurezza: la possibilità di essere visti al buio. Ne parlo nella sezione dedicata alla tomaia.
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Test delle scarpe da corsa Saucony Triumph 21
Ho testato le Triumph 21 in 4 diverse uscite su strada. Come sempre, non solo su asfalto, ma anche su lunghi tratti di sterrato.
Se volete sapere subito il mio parere, è un’ottima scarpa, davvero. Ma vediamo perché.
Caratteristiche tecniche
- Marchio: Saucony
- Modello: Triumph 21
- Tipologia: Ammortizzata
- Peso: 278 gr
- Drop: 10 mm
- Famiglia: Triumph
Caratteristiche generali
Iniziamo col vedere le differenze con la versione precedente.
Sono in realtà pochissime, perché sia l’intersuola che la suola sono rimaste pressoché identiche. Le uniche modifiche sono relative alla parte superiore, che vede una nuova tomaia e che hanno reso la scarpa un po’ più stretta, ma ne hanno aumentato anche la sicurezza e la tenuta.
Sul versante del peso, invece, abbiamo un leggero incremento. Di solito le nuove versioni di scarpe da running migliorano sotto questo aspetto. In questo caso, invece, la Triumph ne ha aggiunto un po’, ma si tratta di pochissimi grammi: siamo passati da 275g a 278g. In ogni caso, nei miei test non ho mai sentito la scarpa pesante.
Per il resto, la scarpa resta molto simile alla numero 20, e giustamente, visto che era un modello riuscito e apprezzato.

Suola
Parto, come sempre, dalla suola della scarpa.
Nelle Saucony Triumph 21 non abbiamo una suola che ricopre completamente la superficie della scarpa, ma ci si avvicina molto. Rispetto ad altri modelli, possiamo dire che la gomma è davvero tanta e durante i miei test ho sentito che l’aderenza è buona.
Le Triumph 21 hanno grip da vendere.
Le ho provate anche sul bagnato e non ho avuto alcun problema.
Negli ultimi anni le scarpe da strada si ritrovano spesso ad avere suole poco aderenti, o magari poco durevoli. Perché si punta a diminuire il peso, e quindi una suola con poca gomma rende la scarpa ben più leggera. Ma se si perde in aderenza, allora preferisco una scarpa più pesante.
Le Triumph 21 vanno benissimo sotto questo punto di vista. Anche la durata di questa suola sembra essere notevole.

Intersuola
Se giudicassimo le Triumph solo dal look, potremmo pensare che siano scarpe esageratamente morbide. L’intersuola molto alta, e quel colore bianco della schiuma, sembrano dire che appena le indossiamo, sprofondiamo in una nuvola estremamente soffice.
Ma non è così. L’ammortizzazione è tanta, ed è morbida, ma al punto giusto. Per fare un confronto, le Asics Cumulus 25 sono molto più soffici, e trovo più morbide anche le Endorphin Speed 3, che ho recensito recentemente.
Non sono però dure come possono essere le Kinvara 14, altro modello testato da poco. Sono una via di mezzo, e sono davvero comode.
Merito sicuramente di una schiuma che ormai abbiamo imparato a conoscere: la PWRRUN+, che è già stata usata in altri modelli del marchio americano. E che anche stavolta si conferma essere una delle migliori.
La sensazione sotto il piede è di scarpa morbida, ma che riesce a dare anche un buon livello di reattività.
Per fare un altro confronto, la Saucony Ride 16 utilizza invece la schiuma in PWRRUN (senza “+”), che è buona ma può essere considerata un po’ datata, anche se per molti runner è ancora la scelta migliore, soprattutto per chi ama scarpe dal tocco più tradizionale. Il risultato è che la Ride si sente più secca sotto il piede.
L’impressione che mi ha dato questa intersuola è quella di una scarpa adatta a molti usi. Credo sia davvero molto versatile, da corse brevi a lunghe distanze, o recovery run, ma anche mezze maratone e maratone, quindi con ritmi sostenuti, anche se per le competizioni ci sono scarpe più specifiche e più adatte.
Le Triumph 21 hanno un’altezza in punta di 27 mm, mentre sul tacco siamo a 37 mm. Si tratta di una massimalista in piena regola, una super ammortizzata. Ma mi chiedo se abbia ancora senso specificare che sono massimaliste, visto che ormai ci sono talmente tante scarpe da strada possono essere definite tali…
Il differenziale è di 10mm. Quindi abbastanza elevato, simile a quello di alcune Brooks, come le Glycerine. Questo è uno dei pochi punti che considero uno svantaggio, ma ovviamente è personale, perché non c’è nulla di sbagliato in un drop di 10mm, solo non è quello che io preferisco.

Tomaia
Dicevo che nelle Triumph 21 troviamo pochi cambiamenti in generale. I maggiori sono proprio a livello della tomaia, che ha ora una calzata migliore, un tessuto knit nuovo e un diverso sistema di allacciatura.
Non ho mai provato la Triumph 20, ma la 21 mi ha dato un’ottima impressione fin da subito. É una scarpa che si fa piacere immediatamente. Non solo per l’intersuola, di cui abbiamo parlato prima, ma anche per il comfort che regala proprio con la sua tomaia.
La calzata è normale, ma tende ad essere un po’ stretta. Secondo me non adatta per piedi larghi. Esiste comunque una versione wide che risolve ogni problema di spazio, anche per chi vuole semplicemente stare più comodo.
Il fatto che calzi un po’ stretta la rende anche molto sicura. Si ha infatti la sensazione che il piede sia molto ben raccolto nella scarpa, che non si muova eccessivamente al suo interno.
Dentro non si sentono punti che danno fastidio, nessun problema. Quindi, in quanto a comfort, la promuovo a pieni voti.
All’inizio della recensione accennavo al fatto che la scarpa mi è arrivata in una versione particolare, che le dona un aspetto completamente diverso. Si tratta della Vizipro, che aggiunge un componente importante per la sicurezza: la possibilità di essere visti al buio.
E’ infatti provvista di un tessuto che riflette la luce, e il risultato è davvero buono. Provando a puntare la mia lampada frontale sulle scarpe, diventano nettamente visibili. E l’effetto è amplificato mentre si muovono i piedi. Niente male davvero.
Unico neo di questa nuova tomaia? Sembra essere meno traspirante della Triumph 20. Non è un peccato grave, perché le qualità di questo modello sono in netta maggioranza rispetto ai suoi difetti, ma chi ama la sensazione di massima ventilazione dovrebbe tenerlo in considerazione.
In ogni caso, dd eccezione di alcune giornate torride estive, credo sia una scarpa ottima per ogni momento.
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Pro e contro delle Saucony Triumph 21
Pro
- Versatile
- Reattiva
- Protettiva
- Confortevole
- Visibile al buio
Contro
- Costosa
- Meno traspirante della precedente
Domande frequenti
A chi sono rivolte le Saucony Triumph 21?
E’ una scarpa che molto probabilmente piacerà a molti, fin dal primo passo. Sono comode, ben fascianti, morbide, e anche reattive. Ottime per quando ci si allena a ritmi rilassati, ma anche a 4:30/5’ al km vanno benissimo. Adatte sia a mezze maratone che a maratone, dove si apprezzano per la loro affidabilità e ancor di più per il comfort.
Come calzano le Saucony Triumph 21?
La Triumph 21 calzano leggermente strette, ma chi ha i piedi larghi può scegliere la versione wide.
Quanto costano le Saucony Triumph 21?
Il prezzo ufficiale di queste calzature da running è di 190 euro. Non sono certo a buon mercato…
Dove comprarle
Puoi comprarle comodamente online su Top4running, vedi l’offerta qui sotto:
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Comparativa con scarpe da corsa simili
Saucony Triumph 21 VS Saucony Ride 16
Corro con le Ride 16 da qualche mese e devo dire che è una gran bella scarpa. Le differenze con la Triumph 21 sono evidenti. In primo luogo, è una scarpa più bassa, più a contatto col terreno e con una intersuola meno morbida rispetto alla Triumph, quindi piace di più a chi cerca uno stile un più tradizionale. L’intersuola è infatti in PWRRUN+ nelle Triumph, ed è invece una più “semplice” EVA nelle Ride.
La Ride è però più leggera di circa 30 grammi, che nella corsa non sono pochi. La differenza si sente.
La Ride ha inoltre un differenziale leggermente più basso: passiamo da 10 a 8mm.
In conclusione, se vi piace la sensazione di morbidezza e qualche grammo in più non vi pesano, la Triumph 21 è la scelta migliore per voi. Diversamente, se siete più tradizionalisti, la Ride 16 non vi deluderà.
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Conclusione
Le Triumph 21 sono scarpe che consiglio davvero. Saucony ha fatto bene a non modificarla troppo, perché è è ottima così com’è, per runner di tutti i tipi, ad eccezione di chi cerca drop bassi e più contatto col terreno. Per il resto ha tutto: morbidezza giusta, comodità, reattività. E se prendete la Vizipro è anche meglio.
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Summary
E’ una scarpa che molto probabilmente piacerà a molti, fin dal primo passo. Sono comode, ben fascianti, morbide, e anche reattive. Ottime per quando ci si allena a ritmi rilassati, ma anche a 4:30/5’ al km vanno benissimo. Adatte sia a mezze maratone che a maratone, dove si apprezzano per la loro affidabilità e ancor di più per il comfort.