Sei in cerca di un paio di scarpe da running, ti hanno parlato delle Saucony Triumph ISO 5 e vuoi saperne di più?
Sei capitato nel posto giusto.
Io sono Davide Ferro, ex runner professionista e appassionato di scarpe da running, e oggi ti parlerò delle scarpe da corsa Saucony Triumph ISO 5.
Sei pronto? Iniziamo!

È uscita la nuova versione di queste scarpe: dai un’occhiata alla mia recensione delle Saucony Triumph.
Saucony Triumph ISO 5: Recensione
Ogni anno Saucony rilascia un nuovo modello delle sue scarpe più famose: le Triumph ISO.
Si tratta di scarpe piuttosto pesanti e progettate per resistere per parecchi chilometri.
Calzature della stessa categoria sono ad esempio Brooks Glycerin, Nike Vomero, New Balance 1080, Adidas Ultrabounce e Mizuno Creation.
Tutte queste scarpe da corsa hanno un prezzo e offrono caratteristiche molto simili le une alle altre.
Devo ammettere però che fra tutte queste scelte, la mia preferita rimane sempre la sola e indiscussa Triumph ISO 5.
Scopriamola insieme.
Saucony Triumph ISO 5: caratteristiche generali
Triumph ISO 5 è la scarpa neutra top di gamma dell’azienda americana Saucony, e offre un pacchetto completo di tecnologia e ammortizzazione ideale per percorrere per un chilometraggio davvero elevato.
Nonostante il peso, le Triumph offrono anche un ritorno elastico in grado di permetterti di aumentare il ritmo ogni volta che ne hai voglia.
Appena ho acquistato le scarpe e ho aperto la scatola, sono rimasto piacevolmente stupito dal design (secondo me i colori grigio e arancione stanno benissimo sulle scarpe da running), e appena le ho indossate dalla loro comodità.
Appena sono uscito a correre per la prima volta mi è sembrato come se corressi sull’aria.
L’ammortizzazione era davvero elevata, ma forniva nello stesso tempo un grande ritorno elastico.
Come si saranno comportate le scarpe durante le mie sessioni di allenamento? Continua a leggere per scoprire i risultati del mio test delle Saucony Triumph ISO 5.
Saucony Triumph ISO 5: la suola

La suola di Triumph ISO 5 non ha registrato parecchie modifiche rispetto alla versione precedente.
E questa è un’ottima cosa, dato che la Triumph 4 è stata una delle mie scarpe preferite del 2018, ed è molto frustrante acquistare il modello successivo e trovarsi male.
In questo caso, Saucony ha deciso di fare solo alcune piccole modifiche sulla suola da 8mm (tallone da 32mm, avampiede da 24mm).
Un’altra novità di quest’anno: Saucony ha aggiunto 2mm di ammortizzazione Everun Topsole, che fornisce un ritorno elastico ancora maggiore rispetto alle versioni precedenti.
L’intersuola si trova ora sopra una suola in gomma Tri-Flex Crystal, progettata per aumentare flessibilità, adattabilità e durabilità della scarpa.
Questa gomma è più sottile e flessibile rispetto al modello precedente, rendendo i cambi di direzione ancora più facili.
La suola ha inoltre una presa migliore rispetto a quella dell’anno passato; me ne sono accorto soprattutto quando mi sono trovato a correre sotto l’acqua del mite inverno genovese: in questo caso non ho mai avuto timore di scivolare perchè la suola faceva ottimamente il proprio lavoro.
L’unico svantaggio dell’unità della suola è che è un po’ pesante (in questo caso me ne sono accorto dopo aver corso una mezza maratona).
Saucony Triumph ISO5: la tomaia

La tomaia è molto confortevole e aiuta a bloccare il piede durante la corsa evitando qualsiasi tipo di sfregamento.
L’anno scorso avevo scritto che la tomaia della Triumph 4 fosse una delle più comode con cui abbia mai corso, e devo confermarlo anche quest’anno.
Anzi, Saucony l’ha addirittura migliorata, aggiungendo una nuova maglia Jacquard ingegnerizzata che ha lo scopo di flettersi in modo più naturale con il piede fornendo allo stesso tempo una buona traspirazione e aiutando il piede a “respirare” durante le corse più lunghe
All’interno della scarpa è presente un plantare sagomato Formfit che Saucony sostiene crei una culla per il piede, e fornisca ulteriore supporto.
Il plantare parte stretto sul tallone, per poi allargarsi nella zona centrale del piede e aprirsi ulteriormente all’altezza dell’avampiede. Tutto questo in una tomaia che si adatta perfettamente alla forma del piede.
Caratteristiche tecniche
- Marca: Saucony
- Tipologia: Ammortizzata
- Peso: 320 g
- Drop: 8 mm
- Famiglia: Saucony Triumph
- Versione precedente: Saucony Triumph ISO 4
Pro e contro della scarpa Saucony Ride 10
Pro | Contro |
Grande ammortizzazione | Un po’ pesante |
Grande ritorno elastico | |
Materiali costruttivi di alto livello | |
Buon supporto | |
Molto confortevole |
A chi è rivolta Saucony Triumph ISO 5
Saucony Triumph ISO 5 è una scarpa da running ideale per qualsiasi runner dalla corsa neutra.
È ottima per le lunghe distanze e potrebbe rappresentare la scelta ideale per i runner principianti che cercano una scarpa per iniziare a correre.
Saucony Triumph ISO 5: opinioni
Cosa ne pensa chi possiede già la Saucony Triumph ISO 5?
Qui abbiamo raccolto le opinioni di chi l’ha provata.
Secondo paio acquistate, ho sempre acquistato i modelli categoria A2, ma ormai causa età, peso, sono dovuto passare alla categoria A3. Questo modello è perfetto peso, reattività e ammortizzamento sono al top. A me causa peso 75kg e stile corsa (passo tra 4.30/5.30) durano 1200 km
Migsim, 5 stelle su Amazon.com
Ci ho fatto svariate mezze maratone e una maratona.. semplicemente guanti ai piedi!
Mattia, 5 stelle su Amazon.com
Ho cambiato tante scarpe… queste sono tra le prime nella mia personale classifica.
Sergio, 5 stelle su Amazon.com
Saucony Triumph ISO 5: prezzo
Il prezzo delle Saucony Triumph ISO 5 è assolutamente giustificato dal grande supporto, dall’alta qualità dei materiali e dall’incredibile durabilità.
Il rapporto qualità/prezzo è molto buono.

Comparativa
Meglio la Triumph o la Glycerin? Oppure la Ride ISO?
Analizziamo insieme le differenze fra le differenti calzature sportive provando a determinare quale sia meglio dell’altra a seconda delle diverse esigenze di ciascuno di noi.
Saucony Triumph vs Brooks Glycerin

Avendo entrambe l’obiettivo di fornire un livello costantemente elevato di ammortizzazione, le Triumph e le Brooks Glycerin 17 sono nel complesso piuttosto simili.
Si tratta di scarpe morbide, confortevoli e costruite con materiali di alta qualità.
Le Triumph sono un po’ più leggere, più basse e con un maggiore ritorno elastico.
Per quanto riguarda la vestibilità, la Glycerin risulta molto più aderente delle Triumph, al punto che i corridori con un piede più largo potrebbero dover acquistare un numero in più (anche perchè la Glycerin è anche un po’ corta rispetto alla media delle scarpe da running).
Nessuna delle due offre molta stabilità e rappresentano entrambe ottime opzioni per i corridori neutri.
Saucony Ride ISO 2 vs Triumph ISO 5

A differenza della Glycerin, la Ride ISO 2 è stata progettata con un obiettivo completamente differente rispetto alla Triumph: fornire una corsa reattiva offrendo nello stesso tempo una buona ammortizzazione.
Le tomaie delle due calzature sono molto simili, con una rete piuttosto aperta nell’area dell’avampiede, garantendo un buon comfort a coloro che hanno la pianta larga.
La più grande differenza fra le due scarpe sta nell’intersuola, in cui vengono usati materiali totalmente differenti.
La Saucony Ride ISO ha un’intersuola PWRFOAM con una costruzione della suola EVERUN, mentre la Saucony Triumph ISO 5 ha una intersuola EVERUN a tutta lunghezza.
Cosa significa tutto ciò?
Beh, se da una parte entrambe le scarpe sono progettate per offrire una buona ammortizzazione dal tallone alla punta, dall’altra la Triumph è pensata per dare l’idea di essere più morbida grazie alla presenza di EVERUN in tutti gli elementi dell’intersuola.
Saucony ha sempre posto le Triumph più in alto sulla scala di ammortizzazione rispetto alle Ride.
Dove Triumph eccelle nell’avampiede, la Ride lo fa nell’area del tallone, che risulta essere più morbida soprattutto nei modelli femminili.
Tuttavia, dato che le Ride hanno lo scopo di offrire una buona quantità di ammortizzazione rimanendo comunque molto reattive, avere un avampiede meno morbido rispetto a quello delle Triumph è una buona cosa a vantaggio appunto della reattività.
Parlando della suola, invece, si differenziano per i materiali utilizzati.
La Saucony Ride ISO ha una suola in gomma tradizionale, mentre la Saucony Triumph ISO 5 è dotata di una suola in crystal rubber, che, come puoi intuire dal nome, è progettata per garantire una grande trazione su tutte le superfici.
La Ride ISO è più leggera rispetto alla Triumph ISO 5 sia nei modelli da uomo che da donna.
Quindi, meglio la Ride ISO o la Triumph ISO?
Per concludere, posso dirti che la Saucony Ride ISO è adatta per i runner che vogliono correre più veloce, perché è stato progettata per offrire una corsa reattiva e fluida.
Se cerchi invece un prodotto più morbido e confortevole, allora la Saucony Triumph ISO 5 è la scarpa da ginnastica che fa per te.
Saucony Triumph ISO 5: Conclusioni
È dall’anno scorso che non vedevo l’ora di provare la nuova Saucony Triumph ISO 5, e non sono assolutamente rimasto deluso.
Poco dopo averle provate, il mio compagno di corse mi ha chiesto “Davide, come ti trovi con queste scarpe?“, io gli ho risposto, e proprio mentre parlavo mi sono reso conto che non stessi trovando alcun lato negativo.
Sono scarpe da corsa davvero fantastiche.
Se da una parte hanno una grande ammortizzazione per le lunghe distanze, dall’altra offrono una grande energia e ritorno elastico in grado di farti aumentare il ritmo quando lo desideri.
L’unico piccolo inconveniente è il peso, ma devo ammettere che non mi ha mai dato particolarmente fastidio.
Nel complesso, Saucony Triumph ISO 5 rimane una delle mie scarpe preferite del 2019.
Se sei in cerca di una scarpa da running neutra e ammortizzata, questa è una di quelle che devi provare per forza.
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Ciao Davide, ho appena acquistato le SAUCONY TRIUMPH ISO 5 in tg. 41. La prima sensazione è stata quella di massimo ammortizzamento e comodità, oltre a una maggiore larghezza di pianta rispetto ad altri modelli. Ieri ho fatto la prima uscita di 8 km e ho notato un leggero indolenzimento con surriscaldamento nella parte dell’avampiede, esattamente alla fine delle dita e l’inizio del mesopiede. Dal test del bagnato dovrei essere un supinatore con arco plantare normale, leggermento più pronunciato sul destro. E’ una sensazione da imputare al modello non adatto alle mie caratteristiche fisiche o di corsa oppure è legato al fatto che le scarpe sono nuove o anche al caldo della temperature? Grazie.
Ciao Danilo,
È generalmente imputato al nuovo modello.
Il tuo piede si è abituato ad una scarpa magari eccessivamente usurata e che aveva preso perfettamente la forma del tuo piede.
Il nuovo modello stimola zone non più abituate alla sollecitazione e questo può comportare un leggero fastidio.
Generalmente dura qualche allenamento e poi scompare completamente.
Cerca di alternare inizialmente le nuove scarpe con il modello vecchio in modo da far rilassare il piede.
Non credo che sia un problema di scarpe.
Buon allenamento,
Davide
Grazie Davide. Questo mi conforta e rassicura. Ritieni che possano andare bene questo tipo di scarpe oppure avrei dovuto orientarmi sulle BROOKS GHOST 12, provate in precedenza che, al contrario delle Saucony, mi avevano dato la sensazione di una calzata più fasciante mentre io cercavo una scarpa più larga in pianta.
Per quello che mi riguarda la prima sensazione è sempre quella vincente.
Non mi preoccuperei troppo al momento, sono abbastanza sicuro che il problema si risolverà!
Stai sereno! 😉
Buon allenamento,
Davide
Ok. Grazie.
Caro Davide,
sono un 74nne che vuole ancora correre ma è costretto a limitarsi ad una camminata veloce.
Da molti anni uso Saucony.
Correndo tendo a piegare i piedi verso l’interno (pronazione?).
Devo acquistare un nuovo paio di scarpe e avrei scelto le Saucony Triumph Iso 5.
Puoi darmi il tuo parere?.
Grazie
Alberto
Ciao Alberto e mi complimento con te!
Spero di arrivare alla tua età con la stessa grinta e voglia di allenarmi.
Non importa se cammini o corri, l’importante è fare attività fisica!
Allora, nel tuo caso il prodotto scelto può andare bene in quanto, quando camminiamo, il peso che lavora sulla scarpa è assai minore rispetto al peso che vi arriva correndo.
È anche vero però che la rullata è più lenta e la compressione, se pur meno importante, è più duratura.
Se sei un pronatore leggero direi che la Triumph ISO 5 può andare bene in quanto è dotata di un buon sostegno e quindi ti aiuta a non cedere troppo verso l’interno mentre cammini.
Ricorda di cambiare la scarpa dopo 600/700km!
Buon allenamento,
Davide
Provate in giardino causa imposizione “lockdown” e mi parevano il top in tutto… con la prima corsa però ho notato che la rullata non è accompagnata dalla suola ma mi restituisce un contraccolpo tra tallone e arco plantare. Inoltre sembra quasi che frenino la spinta nella fase di stacco, con dissipazione dell’energia. Forse bisogna stare più attenti che su altre (magari come Triumph 17) a non arretrarsi? Speriamo dipenda dallo stop di due mesi e non dalla scarpa, dalla mia perdita di fluidità. Vengo recentemente da NB 880 V8 e volevo scarpa più ammortizzata e reattiva.
Ciao Edos
Se ho capito bene intendi dire che la scarpa, non ammortizzando benissimo l’impatto con il terreno, restituisce un contraccolpo come se picchiassi violentemente con il tallone.
Per quanto riguarda il ritorno di energia, beh si, hai ragione, si tratta di una scarpa da riposo e da recupero quindi non ne ha molto: è un modello che ammortizza e non rilancia più di tanto.
Poi dipende dal tuo stile di corsa, però la Triumph ISO 5 non ha una elevata risposta ma solo ammortizzamento.
Buon allenamento,
Davide
Ciao Davide in sostituzione del vecchio modello di seguito menzionato (Saucony Triumph ISO 4, Scarpe Running Uomo, (Silver/Blue/ViziRed 35) tg 46), sapresti indicarmi una valida sostituta.?
Grazie
Ciao Marco, mi spiace deluderti, ma non esiste un “alter ego” del modello che mi hai indicato.
Saucony ha preso strade diverse uscendo con modelli come le ISO e le Triumph 19.
Che però non sono nessuna delle due una risposta alle vecchie Triumph ISO.
Un caro saluto,
Davide