Nike questa volta si è superata. Ha battuto tutti in velocità e ha prodotto una scarpa imprendibile.
Grazie ai suggerimenti degli atleti più veloci del mondo sono state create le Nike Air Zoom Tempo NEXT% basandosi su ciò che Nike ha imparato dalla sua precedente scarpa da corsa, la Alphafly NEXT%.
Dopo la Nike ZoomX Vaporfly NEXT% ho pensato che fosse difficile fare meglio. Poi è uscita la Alphafly e Nike aveva fatto grandi passi avanti rispetto al modello precedente. Infine lanciano la Tempo Next% e ho pensato: wow, Nike, mi hai sorpreso ancora!
La Tempo è una scarpa tecnica molto performante, adatta a chi corre a ritmi sostenuti e su lunghe distanze. È infatti la versione d’allenamento della scarpa da gara per eccellenza del brand, la Alphafly.
Queste scarpe da corsa non sono pensate per essere indossate ogni giorno per molteplici ragioni ma senza dubbio la più importante è che semplicemente non sono costruite per durare così a lungo come una normale scarpa da ginnastica.
Questa scarpa, nata sull’onda dei nuovi dispositivi tecnologici partoriti dalla Nike, sembra una parente delle Alphafly, che hanno portato il grande Eliud Kipchoge a diventare il primo atleta a scendere le 2 ore in una maratona. Il 12 ottobre 2019, il corridore keniota ha segnato un crono stratosferico di 1,59: 40 proprio con il prototipo delle Alphafly ai piedi.
La Tempo Next % non è una scarpa adatta a tutti. Sarà la compagna ideale per i runner più veloci che non vogliono rinunciare a comodità e ammortizzazione.
Ho amato le Alphafly ma che dire, anche queste scarpe sono fantastiche e per un amante della velocità come me sono veramente una manna dal cielo.
Mi presento per chi non mi conoscesse: sono Davide Ferro, ex velocista, e negli ultimi anni ho testato personalmente le scarpe da running migliori sul mercato. Non ha fatto eccezione la nuova arrivata di casa Nike.
Mi assicuro di fare almeno 100 km con ogni calzatura per avere una visione più obiettiva dei vantaggi e degli svantaggi che ogni modello può offrire.
Finalmente è arrivato il momento di parlare della Nike Air Zoom Tempo Next%.
Partiamo subito ed entriamo nel dettagli. Dobbiamo andare veloci anche noi, proprio come le Tempo Next.
Test delle scarpe da corsa Nike Air Zoom Tempo Next%
Ho usato le Tempo Next% per diversi tipi di corse nell’arco di due settimane di allenamento, tra cui una sessione in pista, una corsa a tempo e una corsa lunga 15 km. Le ho trovate veramente sorprendenti.
Appena indossate, dopo qualche difficoltà nell’inserire il piede a causa della tomaia non particolarmente elastica, non le ho trovate comodissime, e la loro morbidezza è spiazzante, sembra di camminare su una specie di gelatina… ma una volta mossi i primi passi di corsa, mi hanno subito proiettato nel mondo della velocità. Si capisce subito che non si tratta di una normale scarpa da corsa.
L’ho provata a diversi ritmi proprio per poterla valutare dettagliatamente. Quello che da subito va detto, è che questo modello non è adatto a chi corre a ritmi lenti e a chi ha un peso elevato. Non è una scarpa da utilizzare tutti i giorni anche perché, data la sua reattività, il carico di tecnologia va a stressare molto i piedi e polpacci.
La cosa che ho apprezzato molto è quella che più il ritmo si alza meglio ci si sente.
La scarpa è progettata per essere sfruttata a ritmi elevati e in cambi di ritmo di cui si necessita di una risposta reattiva. L’ho provata in una sessione di allenamento particolarmente intensa dove ho volutamente mescolato ripetizioni a ritmi diversi dai 200m ai 2 km. Devo ammettere che mi sono innamorato di questa scarpa.
La Nike Tempo Next%, nonostante sia fantastica, la sconsiglio a chi non ha piedi forti e ben allenati. Questo modello sfrutta tantissimo la forza dei nostri piedi ai quali viene richiesto, in fase di corsa, un grande sforzo. Per chi non ha l’abitudine ad usare in modo preponderante i piedi, il rischio è quello di odiare queste scarpe dopo pochi chilometri.
Devo essere sincero che anche io, pur avendo un piede preparato, nelle prime uscite mi sono dovuto preparare e abituare a questo modello, quindi un po’ tutti dobbiamo utilizzare questa scarpa, almeno per i primi allenamenti, con parsimonia.
Che tu stia mirando a stabilire un record mondiale o semplicemente a battere il tuo record personale, le Nike Tempo offriranno vantaggi incredibili per aiutarti a correre nel modo più efficiente possibile, riducendo la differenza tra le corse di allenamento quotidiane e le corse competitive.
Nike ha sviluppato queste calzature sportive basandosi su ciò che abbiamo imparato ad amare delle Nike Air Zoom Alphafly NEXT%.
I plus di questa calzatura da running sono:
- i due tipi di schiuma nell’intersuola;
- una piastra in materiale plastico sotto ai piedi;
- le due capsule Air Zoom nella zona di spinta, ossia sotto l’area anteriore.
Traducendo in parole povere possiamo definirle comode, reattive, stabili e ammortizzate.
Ho amato le Alphafly e le Vaporfly Next% ma le nuove creature di casa Nike mi hanno fatto veramente vacillare per il loro rapporto qualità/prezzo.
Ora basta fare paragoni e mantenerci sul generico, andiamo a scoprire insieme le tecnologie usate, le caratteristiche e tutto ciò che c’è da sapere sulle Air Zoom Tempo NEXT %.
Caratteristiche tecniche
- Marchio: Nike
- Modello: Air Zoom
- Tipologia: Ammortizzate
- Peso: 279 g
- Drop: 10 mm
- Famiglia: Tempo Next %
- Modello precedente: Nike Alphafly Next%
Caratteristiche generali
Le Nike Air Zoom Tempo Next% sono considerate da tutti gli addetti ai lavori la versione d’allenamento della pluripremiata Nike Air Zoom Alphafly Next%: le due scarpe sfruttano una tecnologia simile ma presentano una piastra differente, e sono quindi due prodotti differenti che coesistono per obiettivi diversi.
Sono più comode e meno aggressive delle Alphafly, più adatte ad un utilizzo quotidiano e per questo riescono coprono una fetta di pubblico più ampio. Sono anche più versatili e vanno dall’allenamento alle gare lunghe come le maratone.
La combinazione di schiume nell’intersuola e la tomaia rinforzata nelle zone strategiche costituiscono, infine, il fiore all’occhiello delle Tempo Next %.
Suola

Il piatto suola delle mie nuove scarpe da corsa Tempo Next% presenta una rigidità inferiore che favorisce il potenziamento del piede in fase di allenamento.
Nella parte centrale non è presente il battistrada e questo aiuta la scarpa ad aumentare la propria leggera.
Nella parte posteriore del tallone sono presenti 2 parti separate e ben distinte ricoperte di battistrada. Questo battistrada è anche abbastanza spesso per garantire una durata superlativa nel tempo.
Le due parti sono separate da un solco abbastanza profondo in grado di potersi deformare sotto il peso del runner e di aumentare ammortizzamento e leggerezza.
L‘aderenza sia sul bagnato che sull’asciutto è piuttosto buona e la stabilità sembra eccellente per una scarpa relativamente morbida e con questa altezza dello stack. Anche la durata della suola sembra buona finora ma ovviamente vanno valutate nel medio-lungo periodo.
La suola di gomma ha un design creato sulla base dei dati di centinaia di runners. Garantisce trazione laddove è necessaria e consente adesione su ogni tipo di superficie.
Intersuola

Qua di ammortizzazione ce n’è davvero tanta perché la spessa intersuola (46 mm nel tallone, 36 mm nell’avampiede) è morbida al punto da apparire addirittura instabile.
Nike ha scelto, per questo modello da running, di mixare due diverse mescole:
- ZoomX, una schiuma più leggera e reattiva sull’anteriore e nella zona del mesopiede
- React Foam più morbida e ammortizzante nell’area del tallone.
Zoom Air è una storica innovazione Nike, ma nel modello Tempo Next % sono stati separati i pod dalla schiuma circostante per consentire ai runner di ottenere un maggiore ritorno di energia.
Come già visto, Nike ha poi completato l’opera dotandola di due cuscinetti Air Pod nella zona dei metatarsi. Due capsule dotate di gas e di fibre altamente reattive che, ogni volta che vengono compresse, reagiscono in modo esplosivo garantendo un’eccellente reattività e una sensazione di propulsione ad ogni passo.
In questa zona inoltre la scarpa è piuttosto larga, per due motivi:
- il primo è quello di aumentare la superficie dei cuscinetti di Air Zoom
- il secondo, che è conseguenza del primo, il fatto di rendere la scarpa più stabile in fase di spinta.
Nonostante il drop pari a 10 mm, la parte anteriore ha un complesso di ammortizzazione e spinta, data dalla mescola, veramente elevato. Ecco perché funziona meglio su velocità più elevate e ti consente di spingere tantissimo con la parte anteriore senza trascurare la spinta posteriore.
Nella parte centrale l’intersuola si stringe formando un piccolo arco per non entrare in contatto con il terreno e non ha di battistrada. Questa zona divide in modo piuttosto netto la parte anteriore da quella posteriore; l’utilizzo limitato di battistrada e schiuma in questa zona è probabilmente pensato per alleggerire la scarpa al massimo.
L’intersuola prosegue poi sul tallone finendo a punta con una curva verso l’alto diventata ormai tipica nei modelli Nike. Questa zona aiuta la fase di falcata soprattutto per chi attacca di tallone pieno.
La piastra in fibra di carbonio viene eliminata per essere sostituita da una plastica che si estende per tutta la scarpa e che è stata imposta per essere meno rigida e quindi consentire di registrare un numero maggiore di chilometri a velocità più elevate.
Il risultato finale è un doppio ritorno di reattività ed energia con un’ammortizzazione e una durata superiori laddove ne hai più bisogno.
Tomaia

Una silhouette che unisce prestazioni e stile per volare sull’asfalto e migliorare l’efficienza di ogni tua falcata.
La tomaia è realizzata in uno speciale mesh dall’aspetto molto semplice ed essenziale. Ciò la rende molto traspirante e comoda nella calzata, con una ottima capacità di avvolgere il piede e di tenerlo bloccato in maniera sicura.
In punta, sulla parte superiore, presenta un rinforzo in plastica atto ad aumentare la durata della trama in tessuto che può essere danneggiato dalle unghie, quando vengono alzate in fasi concitate della corsa.
Nella parte anteriore risulta stringersi e finire un po’ a punta, cosa che potrebbe dare fastidio ad alcuni runner che hanno la pianta larga.
La tomaia prosegue con un mesh morbido ma non elastico lungo tutta la scarpa tranne che nella zona dei lacci, nella parte superiore fino al collo, dove si trova una parte più elastica e contenitiva, necessaria a poter inserire il piede dentro la scarpa.
Il sistema di allacciatura è collegato a due fasce laterali chiamate da Nike “Flyknit” che sono a contatto internamente con il piede e lo contengono perfettamente; è molto simile all’Atomknit delle Alphafly, che garantisce traspirabilità e durata. Queste due fasce sono molto morbide e in fase di corsa non danno nessun fastidio e non creano sfregamenti.
I lacci sono a contatto con il piede, ma durante la corsa non si avvertono assolutamente. Quando le indossi per le prime volte sembra che sia difficile infilarvi il piede dentro, ma quella sensazione svanisce con il tempo. Anche il tessuto sembra all’apparenza fragile ma è in realtà molto comodo e resistente.
Utilizzando metodi di costruzione senza cuciture, la tomaia Flyknit delle Tempo NEXT % è leggera e offre una vestibilità sicura e traspirante. In questa scarpa non troverai una linguetta perché integrata e quindi rimarrà in posizione una volta allacciata, mentre il sistema di allacciatura sfalsato consente movimenti naturali durante la corsa.
È stato anche realizzato un modello “FlyEase” con collare morbido e pieghevole, per consentire ai runner di indossarla in modo semplice e veloce, senza l’utilizzo delle mani. Il design senza lacci include anche un meccanismo per stringere e allentare la scarpa con una sola mano.
La capsula del tallone è molto rigida e tiene perfettamente il tallone centrato e ben saldo all’interno della scarpa.
Nella parte interna vi è un cordone molto morbido che va a prendere la forma del tallone: inizialmente dà un po’ fastidio, sensazione che va a scomparire dopo i primi passi di corsa.
C’è da dire che capsula del tallone deve essere necessariamente così rigida proprio per contenere il piede in posizione ideale durante le varie fasi di corsa che, dato l’alto livello tecnico del modello, possono essere di altissima intensità.
Infine è presente, dietro la parte tallonare, una linguetta molto resistente che presenta in cui inserire un dito, che serve ad aiutare ad indossare la scarpa tirando la linguetta verso l’alto.
Pro e contro delle Nike Air Zoom Tempo Next%

Pro
L’intersuola Tempo NEXT% con schiuma ZoomX e schiuma React nel tallone garantisce grande reattività ed energia allo stato puro con un’ammortizzazione e una durata superiori della calzatura.
La tomaia in Flyknit è traspirante e resistente e l’allacciatura asimmetrica ha il compito principale di ridurre la pressione sulla parte superiore del piede.
Lo stack così alto poteva preoccupare i corridori per il pericolo di una scarsa stabilità e invece la maglia rinforzata tiene il piede ben bloccato in posizione facendolo sentire sempre al sicuro.
La piastra consente infine una maggiore morbidezza e permette di percorrere un numero maggiore di chilometri a velocità più elevate.
Contro
La Tempo NEXT% è progettata per essere una scarpa da allenamento veloce e quindi non eccelle nelle corse brevi e a basso ritmo. Tuttavia, limita il suo mercato ai corridori che sono pronti ad avere una rotazione di tre scarpe: una per le corse, una per l’allenamento veloce e una per la corsa breve.
Sul ritmo più lento devo dire che, a parte la piacevole sensazione di rimbalzare, non ho notato particolari vantaggi e, anzi, il peso ha inciso in maniera leggermente negativa.
Le suole sono leggermente rumorose.
Drop e peso possono apparire elevati ma all’atto pratico non creano alcun problema.
Il prezzo è abbastanza elevato per la fascia (non se lo paragoniamo alle Alphafly ovviamente) ma con tutte le tecnologie contenute in questa scarpa era inevitabile aspettarselo.
Domande frequenti

A chi sono rivolte le Nike Air Zoom Tempo Next%
Sebbene la scarpa assomigli tremendamente alla esclusiva Alphafly, pensata per i runner più veloci ed esigenti, questo modello nasce per essere un po’ più alla portata di tutti i corridori rispetto al passato. Si presta molto bene agli allenamenti di qualità dei runner neutri. E si comporta bene anche in gara, fino ad arrivare alla maratona. In conclusione, non attenderti le maxi prestazioni di una Vaporfly o di una Alphafly ma questa scarpa offre reattività e tanta ammortizzazione.
Se vuoi valorizzare al massimo le prestazione della Tempo Next, beh allora premi sull’acceleratore.
Come calzano le Nike Air Zoom Tempo Next%
La vestibilità può apparire stretta all’inizio. La scarpa prenderà poi la forma del piede avvolgendolo, diventando sempre più comoda e dando una grande stabilità in gara.
Consiglio quindi di rimanere fedele al numero di scarpe che indossi abitualmente.
Quanto costano le Nike Air Zoom Tempo Next%
Questa scarpa da running è uscita da poco sul mercato e ha attualmente un costo indicativo che si aggira intorno ai 200 euro. Più economica della Alphafly ma più cara di altre scarpe simili. Diciamo che si colloca nel mezzo ma le tecnologie di cui dispone giustificano ampiamente questa spesa.
Dove acquistarle?
La strada più comoda e veloce che mi sento di consigliarti è di acquistare su Amazon. Riceverai il tuo pacco comodamente a casa dopo aver scelto taglia, colore e modello. Se non dovesse andarti bene potrai avvalerti del servizio clienti e provvedere a modificare la taglia o il modello.
Comparativa con scarpe da corsa simili
Nike Air Zoom Tempo Next% VS Nike Pegasus Turbo 2
Andiamo a vedere brevemente la mia personale opinione su questi due modelli di scarpe così simili e allo stesso tempo così diversi. Per quanto riguarda la calzata risultano entrambe fedeli al numero indossato abitualmente.
Parliamo ora della tomaia: preferisco decisamente quella più tecnologica delle Tempo Next% rispetto a quella della Turbo 2.
La Pegasus trasmette una sensazione di grande reattività, risulta radente al suolo a causa del suo stack più basso e non possiede nessuna piastra oltre a consentire una moderata flessione dell’avampiede. La Tempo Next ha invece, come abbiamo appena visto, uno stack elevato con piastra plastificata che rende la calzatura più morbida ed adatta a raggiungere alte velocità.
Nike Air Zoom Tempo Next% VS Endorphin Speed
La Speed è una scarpa molto versatile ed è molto leggera e ammortizzata con un prezzo incredibile per gli standard delle scarpe provviste di piastra in fibra di carbonio. Detto questo ritengo che, nonostante abbia amato la Endorphin, il costo più elevato della Tempo Next sia più che giustificato.
L’Endorphin Speed sarà probabilmente migliore per gli allenamenti in velocità e per alcune tipologie di gare, forse anche fino alla distanza completa della maratona, ma per tutto il resto la Nike Air Zoom Tempo Next% ha una presa migliore, garantisce una migliore corsa e un’ammortizzazione a livelli elevatissimi.
Nike Air Zoom Tempo Next% VS ASICS GlideRide
La GlideRide infonde una sensazione veramente unica sulla corsa. Trasmette la sensazione di essere “placcata” pur essendo sprovvista di piastra.
Anche la Tempo Next offre ottime sensazione sulla corsa veloce ma offre quel qualcosa in più, dovuto forse alle sue innumerevoli tecnologie esistenti, allo stack elevato e al peso minore.
La calzata varia tra le due calzature: la scarpa marchiata Asics è molto più spaziosa rispetto alle Nike che sono decisamente più aderenti e avvolgenti intorno al piede.
Abbigliamento utilizzato durante il test

Canotta Run Division
La nuova canotta Nike Run Division, viene indicata dal brand stesso come il ritorno di uno dei modelli più amati ma con materiali del tutto nuovi.
Appena indossata si ha una sensazione di incredibile leggerezza e confort.
Anche in corsa le sensazioni non cambiano anzi, direi che migliorano.
Nella parte anteriore, la maglia alterna righe ondulate a righe dritte di tessuto molto fitte che vanno a creare spazi più o meno grandi in grado di garantire un ottimo passaggio d’aria.
Nella parte posteriore, i lati lungo i fianchi e le spalline si uniscono ad un tessuto più compatto che è caratterizzato da dei fori rettangolari che permettono anch’essi il passaggio di aria oltre a fornire al modello con un design davvero unico.
Il tessuto in maglia con tecnologia Dri-FIT è pensato per lasciare la pelle asciutta e per dare comfort.
La canotta non si impregna di acqua con temperature molto alte, anzi, si asciuga molto velocemente.
La maglia Slim fit si adatta perfettamente al corpo senza essere fastidiosa ma consiglio di optare per una taglia in più per non averla troppo stretta o aderente.
Il design a me piace tantissimo: è accattivante ed è stato studiato basandosi sui dati forniti dai diversi runner, per offrire una sensazione di freschezza e un look scattante.
La trovo davvero adatta per le alte prestazioni e realizzata con materiali innovativi, inoltre presenta elementi rifrangenti, per le corse serali e per un look e un fit pensati per l’atleta urbano.
Il mesh tagliato al laser e le spalline “all’americana” seguono i movimenti durante la corsa con una traspirabilità eccellente soprattutto nei punti dove serve di più.
Shorts Nike Run Division
Gli shorts Nike Run Division sono il massimo dell’innovazione in un design studiato per un 3 in 1 resistente al maltempo.
Assieme alla loro confezione da trasporto i pantaloncini possono essere utilizzati singolarmente o con i tights a 1/2 gamba.
I tights a 1/2 gamba presentano filamenti innovativi per traspirabilità, aerodinamica e circolazione dell’aria per la giusta freschezza.
Sono aderenti e confortevoli al punto giusto, non stringono troppo la gamba e sul cavallo, lasciando libertà assoluta di movimento.
Nella parte interna è presente uno slip integrato, anch’esso confortevole e impercettibile in fase di corsa.
Riescono a rimanere sempre in posizione anche quando si toccano punte di velocità molto alte.
I filati hanno una superficie a costine che reinventa il motivo a strisce e crea un look lineare e veloce.
Il colore è principalmente nero ma presenta delle parti colorate che vanno dal rosso, al blu e al grigio donando un effetto accattivante ed unico nel suo genere.
Quando li indosserai non passerai inosservati.
Sulla gamba del tights destra è presente una tasca porta cellulare con sopra riportato il baffo Nike.
Gli shorts, invece, in tessuto woven sono realizzati con materiale idrorepellente per proteggerti dal maltempo. Lo strato esterno può essere indossato da solo o unito ai tights utilizzando le linguette laterali e il laccetto.
Presentano un laccetto elastico intorno alla vita al posto dei classici laccetti, che non è molto pratico, consiglierei a Nike di trovare un alternativa o di ritornare sui lacci. C’è da dire che però è sicuramente molto estetico e di design.
Sui lati presentano due tasche che si possono chiudere con le zip, anche qui Nike evidenzia sia il fattore velocità, dove grazie alla chiusura lampo, evitiamo di perdere i nostri oggetti in fase di corsa, sia il fatto di mantenere un profilo piuttosto urbano e di facile utilizzo per le nostre uscite quotidiane.
Forse gli amanti del brand che vogliono sfoggiare il classico baffo Nike, rimarranno un po’ delusi in quanto il pantaloncino non lo riporta in evidenzia in nessun punto.
Ho utilizzato i prodotti singolarmente ed insieme e mi sento di dire che possono essere utilizzati tranquillamente in giornate piovose dove le temperature sono dai 5 ai 12°C.
Non indosserei questo prodotto quando le temperature sono molto alte.
Trovo questa combo di Nike davvero vincente e la utilizzerò in tutte le uscite dove le temperature inizieranno ad essere più rigide e le giornate piovose.
Calze Nike Spark Lightweight
Le calze Nike Spark Lightweight presentano un fit ispirato a Breaking2 per una sensazione in stile “barefoot”.
Sostenitive dove serve, sfoggiano un motivo traspirante che ti assicura il massimo comfort a ogni passo.
Non trovo siano delle calze estremamente tecniche, vanno bene per allenamenti fino ai 10/15km in mezza stagione verso climi più invernali, in quanto nel periodo estivo non li ho adorati particolarmente. Tendono a surriscaldare un po’ troppo il piede.
A mio avviso questa sensazione di surriscaldamento è data dalle zone più spesse in punta e sul tallone, volutamente costituite dal brand per aumentare il confort in corsa e la resistenza del prodotto alle sollecitazioni.
Nella parte superiore del piede il mesh è traspirante e mantiene la pelle fresca.
Non hanno l’indicazione per il piede destro e sinistro, quindi possono essere indifferentemente scambiate, motivo in più per cui indico il prodotto comunque buono ma non di altissimo livello.
Devo dire che il confort è ottimo e avvolgente dalla punta al tallone ed è pensato per una sensazione di corsa a piedi nudi.
La calza arriva fino a metà polpaccio rimanendo sempre in posizione durante la corsa, senza essere invadente o stringere troppo, questo evita l’insorgenza di crampi nel medio periodo cosa che ho accusato con calze di altri brand un po’ troppo costrittive.
Il fatto che la calza rimanga in posizione lungo il polpaccio evita che vada a scivolare lungo la zona tallonare, cosa assai poco gradita.
Spandex nel tallone per un fit stabile quando ti muovi. Il design sicuro garantisce che la calza aderisca alla pelle durante la corsa.
Conclusione
Se vuoi delle scarpe per dare il meglio di te negli allenamenti veloci e in gara, queste nuove Nike sono sicuramente da mettere nella lista degli acquisti. Allo stesso tempo andrebbero abbinate ad almeno un altro paio di scarpe destinato agli allenamenti a ritmi più lenti e a corse più blande.
Io ho adorato le Alphafly e non posso fare a meno di apprezzare tantissimo anche le nuove arrivate di casa Nike.
Con le Tempo Next% ai piedi, durante un allenamento a ritmi elevati, mi sembrava di volare. Mi sentivo un supereroe invincibile che, invece di indossare un mantello, indossava delle scarpe da running semplicemente esplosive.
Spero di essere riuscito a descriverti bene le mie sensazioni al riguardo.
E tu, hai già provato le Nike Air Zoom Tempo Next%? E se non lo hai ancora fatto, cosa stai aspettando? Aspetto come sempre un commento e le tue opinioni su questa scarpa che è stata capace di conquistarmi in pochissimo tempo.
Se Red Bull ti mette le ali, la Tempo Next% non è da meno.
E ricorda:
Vento sulla faccia,
rock’n’roll nelle orecchie
e chilometri nelle gambe.
Buone corse,
Davide
In breve
Valutazione
La Nike Air Zoom Tempo Next% nasce per essere un po’ più alla portata di tutti i corridori. Si presta molto bene agli allenamenti di qualità dei runner neutri. E si comporta bene anche in gara, fino ad arrivare alla maratona. Questa scarpa offre reattività e tanta ammortizzazione.