So che c’è chi non ha mai sentito parlare del brand Topo, e quindi inizio subito col dire che il nome un po’ buffo non ha nulla a che vedere col suo significato in italiano.
A fondare il marchio è stato Tony Post, ex CEO di Vibram (famosissima azienda di suole, fondata in Italia) e Topo deriva proprio dalle prime due lettere del suo nome e cognome.
Il suo intento era di creare una scarpa che potesse offrire un approccio più naturale al runner.
Nel mondo del running esiste un movimento minimalista che da molti anni promuove questo tipo di approccio, basato sul togliere anziché aggiungere.
E’ un concetto molto semplice: mentre negli ultimi tempi abbiamo visto un proliferare di nuovi prodotti con intersuole sempre più alte, tanta ammortizzazione, rigidi (pensiamo alle scarpe con piastra) e anche molto pesanti in certi casi, il minimalismo punta esattamente al contrario.
Punta a togliere materiale dalle scarpe, a renderle leggere, basse, flessibili, agili… in una parola: minimaliste.
In un certo senso, Topo strizza l’occhio al mondo del minimalismo perché tutte le loro scarpe presentano una tipica forma larga e arrotondata in punta, che permette alle dita di avere spazio abbondante e di muoversi liberamente.
Inoltre i loro modelli sono tutti caratterizzati da un drop basso, di solito da 0 a 5 mm, anche questo per promuovere un movimento del piede più naturale.

Ma affermare che Topo produce scarpe minimaliste sarebbe errato.
Infatti, nonostante nel loro catalogo ci siano prodotti che si avvicinano a quello stile, ce ne sono molti altri che presentano uno stacco da terra molto elevato, volumi quasi ingombranti, pesi elevati… il che non è affatto minimalista.
In questo ricordano un po’ le Altra: drop molto basso (anzi nullo, zero), ma con ammortizzazione elevata ed estremamente protettive sotto il piede.
Quello che Tony Post ha creato, quindi, è un particolare mix di caratteristiche che pone le sue scarpe in una categoria a sé stante.
Particolare, ma anche molto efficace. Come dimostrano i numeri delle sue vendite.
Test delle Topo Athletic Ultraventure 3
Le nuove Topo Ultraventure 3 confermano quanto detto sopra. Sono scarpe massimaliste, cioè con stacco elevato, tanta ammortizzazione, ma restano anche salde ai pilastri di Topo.
Le sto provando da circa un mese. Finora ci ho corso circa 80 km, inclusi due lunghi di 20 e 30 km.
Prime impressioni? Buonissime. Ma ci sono alcune osservazioni importanti da fare. Vediamole assieme.
Caratteristiche tecniche
- Marchio: Topo Athletic
- Modello: Ultraventure 3
- Tipologia: Ammortizzata – Ultra
- Peso: 278 gr
- Drop: 5 mm
- Famiglia: Ultraventure
Caratteristiche generali
Le Ultraventure 3 rientrano nella categoria trail running, quindi corsa su sentieri, sterrati, e così via.
Ma sono talmente versatili che possono essere considerate scarpe door-to-trail, quindi adatte anche a lunghi tratti di asfalto, e anche un’ottima alternativa per camminate ed escursioni in montagna.
Durante le mie uscite si sono comportate davvero bene. Ma, come tutte le scarpe da running, hanno anche loro alcuni difetti. In questo caso, per fortuna, molto piccoli.
Ma partiamo dalla suola.

Suola
Tony Post sa meglio di chiunque altro che Vibram produce suole d’eccellenza. É il motivo per cui le ritroviamo nelle migliori scarpe da trail, ma anche nei modelli per arrampicata, alpinismo, e in molti altri settori.
In questo caso Topo non ha optato per la Vibram Megagrip, gomma ormai ben conosciuta e affidabile. Al suo posto c’è la XS Trek EVO che, a loro dire, offre maggiore flessibilità e un peso ridotto.
La gomma di questa suola ricopre interamente la superficie della scarpa, non lasciando spazi esposti per la schiuma dell’intersuola.
I tasselli sono bassi, di 3 mm. Di solito questo indica che la scarpa non è votata ai percorsi più impegnativi, ma che invece si adatta a diverse situazioni, come sterrati, sentieri facili o di moderata difficoltà tecnica.
Infatti sugli sterrati le ho trovate ottime. I tasselli sono più che sufficienti per avere una buona trazione e non si fanno notare quando si passa a superfici ancor più compatte, come l’asfalto. La scarpa scivola via (quasi) come fosse da strada.
I limiti si sentono solo sui sentieri più difficili, dove la performance cambia un po’. Il grip è buono, ma l’altezza dei tasselli non permette di mordere il terreno al meglio.
Bisogna però dire che su questo siamo stati avvisati: sul sito di Topo dicono chiaramente che la scarpa è fatta per terreni facili o moderati. Quando le ho provate su tratti più impegnativi, le Ultraventure 3 hanno anche fatto sentire tutto il loro ingombro di scarpe molto voluminose.
Non è una scarpa per farci le sky race, per intenderci. Ma niente di drammatico. La scarpa è utilizzabile praticamente ovunque, basta solo farlo con più attenzione e rallentando il ritmo.

Intersuola
Le Ultraventuire 3 sono le più ammortizzate nel catalogo trail di Topo. E in effetti lo stacco al tallone è imponente: ben 35 mm, a ricordarci che non sono affatto scarpe minimaliste…
Con questa altezza, sono a tutti gli effetti delle super ammortizzate.
Probabilmente Topo ha dovuto seguire la tendenza che ha contagiato un po’ tutti i marchi, dopo il successo delle Hoka.
Un’intersuola di questa altezza ha anche i suoi pregi: la scarpa è estremamente protettiva. Non si sente quasi nulla sotto il piede. Nelle lunghe distanze questo può fare la differenza, perché il comfort diventa prioritario per la maggior parte dei runner.
Sull’avampiede l’altezza si attesta sui 30 mm, per un drop di 5 mm. Come dicevo, anche il drop basso è un pilastro di Topo Athletic.
Avevo letto le recensioni di alcuni tester americani ed erano entusiasti della nuova intersuola, fatta con la schiuma Zipfoam, che fa diventare la Ultraventure più divertente e leggera.
Non ho avuto modo di provare la versione 2, ma devo dire che, nonostante non siano scarpe veloci, offrono una rullata molto fluida, e non sono eccessivamente pesanti.
Il rocker della suola contribuisce moltissimo in questo. Sia la punta che il tallone sono ben smussati, per agevolare la spinta in avanti.
L’ammortizzazione è quello che io definisco il mix perfetto di protezione e durezza. Per capirci, ci sono intersuole che hanno schiume molto morbide, il che aumenta esponenzialmente il comfort, soprattutto nelle uscite lunghe.
Ma troppa morbidezza può incidere sulla stabilità della scarpa quando siamo sui sentieri. Le Ultraventure 3 in questo senso sono perfette secondo me. Mi ricordano un po’ le Hoka Mafate Speed 3: abbastanza morbide, ma anche sufficientemente stabili.

Tomaia
Per quanto riguarda la tomaia e la parte superiore della scarpa, la prima cosa da notare è la calzata delle Ultraventure.
Topo ha sempre promosso il motto “Move better. Naturally” e lasciando tantissimo spazio in punta riescono proprio a dare ampio movimento alle dita dei piedi.
Tenendo le dita nella loro posizione naturale, senza costrizioni, si va a migliorare la spinta, la stabilità, l’equilibrio e soprattutto il comfort.
Questo è il motivo per cui le Topo mi attiravano da tempo. Volevo vedere se effettivamente erano migliori di altre in quanto a comfort.
Ho avuto non pochi problemi alle dita durante alcune delle ultime ultramaratone. La formazione di calli sugli alluci e il rovinarsi di alcune unghie mi hanno portato a cercare scarpe più larghe in punta.
Le Ultraventure 3 in questo sono fantastiche.
Temevo che lasciare più spazio si potesse tradurre anche in meno sicurezza sui sentieri. Una scarpa che veste larga può infatti ridurre il controllo e la precisione, aumentare l’instabilità. E quindi portare a cadute e infortuni.
Ma è qui che entra in gioco un’altra caratteristica di Topo Athletic: la calzata molto aderente sul mesopiede e sul tallone.
E in effetti sono rimasto sorpreso dal grado di sicurezza che si riesce ad avere sui sentieri, nonostante la punta così spaziosa.
Potendo scegliere, se so che devo correre su percorsi molto ripidi e di elevata difficoltà, preferisco comunque una scarpa più precisa. Ma, ripeto, nonostante la stazza e la punta molto larga, le Topo riescono dove molte altre scarpe falliscono.
Buona anche la traspirabilità della tomaia. Il mesh fa il suo lavoro, non ho avuto problemi nemmeno nelle giornate più calde.
Pro e contro delle Topo Athletic Ultraventure 3
Pro
- Tantissimo spazio in punta
- Estremamente confortevoli
- Ammortizzazione ben bilanciata
- Traspiranti
- Durevoli
- Perfette per ultra distanze
- Ottime per le escursioni
Contro
- Un po’ instabili sui terreni tecnici
- Grip non sempre eccellente
- Molto voluminose
Domande frequenti
A chi sono rivolte le Topo Athletic Ultraventure 3?
A tutti i trail runner che cercano una scarpa estremamente confortevole, versatile, per allenarsi su terreni facili o di moderata difficoltà, soprattutto su lunghe distanze e ultramaratone. Ottime anche come scarpe da trekking.
Come calzano le Topo Athletic Ultraventure 3?
Le Ultraventure 3 lasciano tantissimo spazio in punta, come da tradizione Topo. Vestono invece abbastanza aderenti sul mesopiede e sul tallone.
Quanto costano le Topo Athletic Ultraventure 3?
Le Ultraventure 3 costano circa €160.
Dove comprarle
Potete acquistarle comodamente su Amazon, vedi l’offerta qui sotto:
Comparativa con scarpe da corsa simili
Topo Athletic Ultraventure 3 VS Hoka Mafate Speed 4
Le due scarpe condividono una base ampia e stabile e sono ottime su terreni di moderata difficoltà.
Il grip è sicuramente migliore nelle Mafate Speed 4, che presentano una suola in Vibram Megagrip, più aggressiva e adatta anche a terreni tecnici, contro il più docile battistrada delle Ultraventure 3.
Le Mafate Speed 4 vestono più strette, sia sul mesopiede che sull’avampiede. Questo permette di avere più controllo su tratti ripidi e tecnici rispetto alle Topo. Le Ultraventure invece offrono più comfort e spazio.
Le Mafate sono leggermente più pesanti, ma sentono molto leggere ai piedi.
Conclusione
Le Topo Ultraventure 3 sono entrate a far parte della mia rotazione fin da subito. La rullata fluida, il comfort decisamente superiore e la protezione sotto il piede sono gli aspetti che mi hanno colpito di più.
Al momento, credo siano tra le migliori scarpe per ultra in circolazione. Soprattutto se cercate un approccio un po’ più naturale, e se avete problemi frequenti alle dita.
Il fatto che siano anche ottime per le escursioni non fa che aumentarne il valore.
Summary
Le Topo Ultraventure 3 sono entrate a far parte della mia rotazione fin da subito. La rullata fluida, il comfort decisamente superiore e la protezione sotto il piede sono gli aspetti che mi hanno colpito di più.